Aereo Russo precipita sul Sinai: a bordo 224 persone

Non ci sono sopravvissuti nel disastro dell'aereo russo precipitato nel Sinai centrale. L'Isis ha rivendicato il presunto abbattimento ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l'autenticità del messaggio e affermano che il velivolo era ad un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti.
Anche Mosca con il suo ministro ai trasporti smentisce la matrice terroristica. All'origine del disastro "un guasto tecnico". La tragedia stammatina: l'aereo civile russo con a bordo 224 persone, tra cui 17 bambini, si è schiantato nel centro della penisola egiziana del Sinai. Sul volo per lo più turisti russi di ritorno da una vacanza sul Mar Rosso, del quale si erano perse le tracce intorno alle 8 del mattino dopo il decollo da Sharm el-Sheikh. I leader mondiali, da Merkel a Cameron fino al segretario di Stato americano Kerry, hanno telefonato a Vladimir Putin per esprimere le condoglianze. Il presidente russo ha ordinato di istituire una commissione d’inchiesta sull’accaduto e deciso l’invio dei soccorsi in accordo con le autorità egiziane. Fonti della sicurezza dell’aeroporto di Sharm el-Sheikh, citate dall’agenzia russa Ria Novosti, riferiscono che i piloti dell’A321 russo della Kogalymavia avevano denunciato problemi a un motore dell’aereo già nei giorni precedenti al disastro. L’agenzia federale dei Trasporti russa, ha fatto sapere che durante un’ispezione di sicurezza alla Metrojet nel marzo 2014 erano state rinvenute delle violazioni. Tuttavia, la compagnia aerea aveva poi provveduto a mettersi in regola entro le scadenze previste.  Air France e Lufthansa hanno sospeso i voli verso il Sinai.

VA

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