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Aeroporto Fellini: AiRiminum "Saremo confermati come gestori"

15 set 2015
Aeroporto Fellini
Aeroporto Fellini
E' caos dopo la decisione del Tar dell'Emilia Romagna di annullare l'esito del bando Enac che si era aggiudicata la società Airiminum. La sentenza risale allo scorso 8 aprile, è stata depositata nei giorni scorsi e gli stessi vertici Airimun ne sono venuti a conoscenza nel tardo pomeriggio di ieri. Il Tar, lo ricordiamo, ha accolto il ricorso presentato da una delle società che avevano partecipato al bando, ritenendo il bando “non conforme al codice dei contratti perché non richiedeva esperienza di gestione di organizzazioni o competenza in materia aeroportuale”.
I legali di Airiminum da ieri sera sono al lavoro per mettere a punto le osservazioni che produrranno come contestazione contro la sentenza del TAR presso il Consiglio di Stato, dove verrà presentato il ricorso. “Il loro parere ci conforta e ci rende fiduciosi – hanno scritto i vertici di Ariminum ai dipendenti- le nostre ragioni insieme a quelle che Enac vorrà eccepire, ci vedranno confermati come gestori.”
Venerdì i vertici di Airiminum saranno a Rimini con i loro legali per una conferenza stampa. Tra le prime reazioni quelle del sindaco di Riccione "Sembra quasi che a questo aeroporto non si riesca a dare la possibilità di un rilancio e di uno sviluppo.- scrive Renata Tosi-. Dopo soli pochi mesi di speranza si torna nell’incubo del rischio di una totale chiusura. Se pur con qualche perplessità, abbiamo sperato che con l’aggiudicazione della gestione ad Ariminum si fosse messo fine al lungo travaglio dell’incertezza. Invece siamo di nuovo qui a tessere la tela di Penelope. Mi auguro che arrivi presto una soluzione definitiva che tolga il nostro aeroporto da questo limbo che penalizza il nostro turismo e la nostra città, proprio adesso che entrambi, con grande impegno e nuove sfide per tutti, amministratori ed operatori, stanno ritrovando lo smalto, la spinta e l’entusiasmo giusti per il loro rilancio". amareggiata la nota stampa del sindaco di Rimini Andrea “La sentenza del TAR, che dispone l’annullamento del bando Enac per l’assegnazione della gestione dell’aeroporto di Rimini, è un altro critico passaggio che impatta non solo sull’attività dello scalo in sé, ma soprattutto sul territorio, vista la centralità dell’infrastruttura in ogni pianificazione riguardante l’accessibilità e quindi lo sviluppo dell’area riminese.

Non voglio neanche pensare a una nuova interruzione dell’esercizio provvisorio dell’aeroporto, come quella avvenuta a cavallo dei mesi invernali: sarebbe un colpo ferale per il territorio riminese, che difficilmente potrebbe sopportare sia una chiusura che una mutilata capacità operativa della gestione nei mesi cruciali di preparazione alla nuova stagione turistica.

Così come oggi tocca innanzitutto ad Enac difendere la propria procedura e il proprio operato nella redazione del bando di gara attraverso i percorsi giuridici (Consiglio di Stato), noi continuiamo a difendere soprattutto in queste ore l’aeroporto di Rimini, i suoi lavoratori e la sua attività, affinché non venga interrotta neanche per un giorno.

Questa è la sola posizione responsabile possibile da parte di un Ente del territorio, nel momento in cui si deve registrare una sentenza che vede per ora soccombere un’emanazione dello Stato (Enac), patrocinata peraltro dall’Avvocatura dello Stato, su un aspetto tecnico che nulla ha a che fare con ogni altra valutazione di merito. La vicenda è, anzi dovrebbe, essere chiara, da questo punto di vista se non fosse che è sufficiente dare una scorsa al sito internet di Enac per rendersi conto che il bando per la gestione dell’aeroporto di Rimini è esattamente lo stesso- sia nelle parti presenti che in quelle mancanti (a partire dai criteri contestati dal Tar)- di quelli che hanno portato all’assegnazione della gestione in altri scali. Probabilmente sarà che Rimini sia destinata, nel bene e nel male, a fungere sempre e comunque da apripista; in ogni caso l’augurio è quello che, si trattasse anche di un ‘errore procedurale multiplo’, Enac ponga in essere le necessarie e immediate contromisure, se da domani non volesse assistere a un ‘effetto domino’ con la potenziale messa a rischio di numerose altre gestioni aeroportuali nel Paese”.

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