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Agguato Rimini: tra stasera e domani Antonio Mulargia sarà ascoltato dagli inquirenti

6 apr 2016
luogo dell'agguatoAgguato Rimini: tra stasera e domani Antonio Mulargia sarà ascoltato dagli inquirenti
Agguato Rimini: tra stasera e domani Antonio Mulargia sarà ascoltato dagli inquirenti - Le indagini proseguono a tutto campo, nessuna pista al momento è esclusa. Pare non ci siano testimon...
E' ricoverato in condizioni stabili all'Ospedale Infermi il 51enne Augusto Mulargia, ferito ieri sera da un paio di colpi di pistola alle gambe mentre stava rincasando. E' successo verso le 21 in Viale Carlo Zavagli, zona San Giuliano Mare.
L'uomo, nato a Rimini ma di origini sarde, sarà ascoltato dagli inquirenti tra questa sera e domani, il tempo di riprendersi dal delicato intervento chirurgico all'arteria femorale cui è stato sottoposto in nottata. Da tempo Mulargia risiede all'estero: dopo sette anni in Thailandia, aveva deciso di tornare in Europa con la famiglia, chiudendo l'attività in Asia per aprire una gelateria a Tenerife, nelle Isole Canarie. Sabato scorso il rientro temporaneo nella città natale: ieri sera una cena con alcuni parenti prima di rincasare in sella alla sua bicicletta. Ma lì ad aspettarlo c'era qualcuno armato di pistola che non ha esitato a sparare lasciandolo a terra sanguinante. Tre i colpi esplosi, due lo hanno raggiunto alle gambe e al basso ventre. Nessun bossolo. Sull'asfalto solo una vistosa chiazza di sangue, i proiettili hanno scalfito anche la due ruote, ora sequestrata dai Carabinieri di Rimini. Mulargia si è salvato solo grazie ai soccorsi veloci, chiamati dai vicini scesi in strada al rumore degli spari. Le modalità dell'agguato fanno pensare si sia trattato di un avvertimento, un regolamento di conti forse legato al mondo della droga. Il 51enne non ha infatti un passato limpido: a fine anni '90 era stato coinvolto nell’inchiesta 'Lupo Grigio' su un grosso traffico di cocaina in Riviera in cui erano implicati anche clan camorristici, ma nel 2010 era stato assolto da ogni accusa. Poi nel 2014 aveva intrapreso un'azione di risarcimento per essersi fatto un anno di carcere preventivo, ottenendo proprio pochi giorni fa dal Ministero 60 mila euro, subito portati in banca. Mulargia tuttavia non è nuovo a certe intimidazioni: alcuni colpi d'arma da fuoco erano stati sparati due anni fa contro l'abitazione della madre, ma il responsabile non è mai stato identificato. Le indagini proseguono a tutto campo, nessuna pista al momento è esclusa. Pare non ci siano testimoni oculari dell'agguato di ieri sera, ma qualcuno avrebbe riferito di aver notato poco dopo gli spari una Smart allontanarsi a fari spenti da Viale Zavagli.

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