Alberghi sequestrati a Rimini: i dettagli dell'operazione

Tutto nasce dall'attività di monitoraggio che i Carabinieri hanno avviato sulle strutture alberghiere della Riviera. In particolare, sotto osservazione sono quelle che vedono cambi o passaggi di intestazione da parte di soggetti provenienti da altre regioni. I movimenti di Giuseppe Cerbutti, 36enne campano, da anni residente nel riminese e in prova ai servizi sociali, era sotto osservazione già dall'autunno 2013. Diverse attività in gestione, almeno 4, per le quali venivano rilevati passaggi di intestazione, considerate fittizie. Non solo, il 36enne dichiarava redditi eccezionalmente bassi rispetto alla sua attività: un volume di affari complessivo stimato in 1,5 milioni. Ancora, all'attenzione delle forze dell'ordine, la sua vicinanza a personaggi legati ad organizzazioni criminali. Ieri il sequestro dei due hotel, Corona e Austria, dopo che il tribunale di Rimini, su richiesta del pm Luca Bertuzzi, ha applicato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, personale e patrimoniale. Le due ditte e i beni strumentali (nessun addebito alle proprietà degli alberghi, del tutto estranee alla vicenda), ma anche conti correnti, depositi di risparmio, carte di credito, due moto. Dalle forze dell'ordine anche un accenno alla collaborazione dei 64 turisti che hanno visto interrompere la vacanza nei due hotel per via dello sgombero. Per loro prontamente trovata un'altra sistemazione in Riviera.

Nel video, l'intervista al Colonnello Giacomo Campus, Comandante Reparto Operativo Carabinieri RN

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