Arrestata "maitresse" cinese per massaggi con sesso a pagamento

In carcere una 35enne cinese per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Nel suo centro massaggi si eseguivano anche prestazioni sessuali, pagando un un extra in nero.

Il via vai continuo di uomini fino a tarda notte, per i vicini di Via Veneto, a Riccione, era ormai diventato insopportabile ed è partita la chiamata ai carabinieri. C'è voluto poco per scoprire che nel centro massaggi “Thai Chi” si sfruttava e favoriva la prostituzione. A fine massaggio, con un extra in nero da 20/50 euro – la tariffa era fissata in base al presunto tenore di vita del cliente – veniva eseguita una masturbazione: unica prestazione sessuale proposta. Lo hanno confermato alcuni clienti – tra cui un sammarinese di mezza età – ai carabinieri, che prima di fare irruzione nel centro hanno raccolto indizi, confermati da alcuni annunci espliciti su internet. Tutte e quattro le massaggiatrici – cinesi in regola - eseguivano l'extra, in nero. A volte concordato, altre proposto al momento a clienti ignari. La presunta “maitresse”, una 35enne cinese, ha opposto qualche resistenza quando ieri sera sono arrivati i carabinieri ma subito dopo è scattato per la donna l'arresto in flagranza di reato: un cliente è stato sorpreso mentre si ricomponeva in fretta e furia. Trovati anche 2.500 euro e liste di clienti che di regola chiedevano il massaggio con l'extra. Il locale è stato posto sotto sequestro.

Luca Salvatori

Nel servizio il Capitano Antonio De Lise, comandante Cc Riccione

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