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Bambino ferito al naso dopo litigio con i compagni: non è bullismo

4 nov 2013
Bambino ferito al naso dopo litigio con i compagni: non è bullismo
Brutto episodio giovedì scorso alle scuole medie di Fonte dell'Ovo. Un bambino di seconda media ferito al naso e con escoriazioni al volto dopo una caduta seguita ad un diverbio con un gruppo di 5-6 compagni di prima media. Il viso del bambino, a chi l'ha visto, è subito sembrato conciato piuttosto male, cosa che inizialmente aveva fatto pensare soprattutto alla famiglia che si potesse trattare di un episodio di bullismo. Immediate le proteste alla scuola da parte della madre. Dopo le dovute verifiche si è pensato però ad un caso isolato: prima di tutto i ragazzi – dicono gli insegnanti – sono amici. Ma un litigio può sempre capitare: tutto sarebbe cominciato sul pullman e si sarebbe concluso tra l'altro nel piazzale della scuola, quindi prima delle 8.00, orario in cui gli alunni entrano in classe. Il malcapitato ha raccontato di essere stato spinto, gli altri di averlo invece visto scivolare. Il referto medico ha stabilito per il bambino un trauma contusivo escoriato del naso. Comunque sia andata, i ragazzi, ritenuti responsabili dell'accaduto, sono stati convocati in mattinata dalla vicepreside per un richiamo verbale; per il momento nessun provvedimento disciplinare. La madre del ragazzino ferito non ha sporto alcuna denuncia. Un episodio sicuramente spiacevole, ma – fanno notare dalla scuola - lontano da casi estremi di violenza verso soggetti più deboli. “Bisogna fare attenzione – sottolinea infatti il preside delle Scuole Medie Inferiori, Ezio Righi – a non scambiare il bullismo con semplici litigi tra ragazzini. Come scuola abbiamo il dovere di vigilare e intervenire qualora si verifichino certi atti - sia che si tratti di prese in giro, insulti o peggio ancora, percosse - ma occorre altrettanto stabilire la vera natura delle cose, tutelando anche un bambino, magari più esuberante di altri, dall'accusa pesante di essere un bullo”.

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