Ê un 18enne della provincia di Pesaro-Urbino il presunto responsabile del lancio di una bomba carta tra la folla di spettatori del Rallylegend che ha portato al ferimento lieve di 8 persone. In particolare un anziano è dovuto essere trasportato in ospedale. Lo scrive l'Ansa che spiega che il giovane è stato arrestato dalla Gendarmeria con l'accusa di atti vandalici e lesioni personali.
La sua posizione potrebbe aggravarsi nel caso in cui il Commissario della Legge gli contestasse accuse come "disastro" o "tentata strage" previste dal codice penale del Titano. Contro di lui ci sarebbero prove schiaccianti come video e foto.
Determinanti per l'individuazione del giovane sarebbero stati i droni messi in campo proprio per garantire maggiore sicurezza. Stando alle indagini, l'azione del 18enne si può ascrivere ad un atto vandalico assente di presupporti ideologici o politici, ma bensì ad azioni di tifoseria estrema.
Intanto la politica prende posizione. Il Segretario allo Sport Rossano Fabbri dichiara che "non saranno tollerate future edizioni che vedano il ripetersi di atti simili". Il PSD, forza di maggioranza, parla di "un grande evento che deve ritrovare equilibrio" e invoca "un equilibrio nuovo tra spettacolo e rispetto, tra ospitalità e tutela, tra visibilità e sostenibilità."