Bunker a Sant'Aquilina: Roberto Zavoli ricorda le circostanze dell'acquisto del terreno

Impresit 2000 è la vecchia denominazione dell'Edilizia Re, società risultata intestataria del terreno di 10mila metri quadri circa a Sant'Aquilina. Nel 2005 divenne tristemente famosa: la sua porta, a Rovereta, fu ritrovata crivellata da 15 colpi d'arma da fuoco, con proiettili calibro 9. Dal 2001 al 2007 l'amministratore di Impresit era stato il sammarinese Roberto Zavoli, che poi lasciò le sue quote a Fincapital, e che ricorda le circostanze dell'acquisto: a quanto dice il terreno fu pagato 125mila euro agli ex proprietari, due fratelli che lo avevano ricevuto in eredità. Erano i primi anni 2000. “Sembrava edificabile, volevamo costruirci – ci ha detto – Il ripostiglio c'era già, ci pioveva dentro, io l'ho sanato insieme ad un geometra di Rimini, ho messo anche lo scarico per il bagno e coperto il tutto con un capanno. Ci tenevo la frutta”, ha aggiunto. “Dal 2007 – conclude – non ne so più nulla”. Del capanno, oggi, non c'è traccia. Anche l'avvocato Livio Bacciocchi ha detto la sua: ha precisato di essersi limitato, come notaio, a curare la stipula di un rogito notarile per quel terreno, era il 25 giugno 2002, e che l'area veniva acquistata dalla Impresit 2000: sopra vi si trovava un fabbricato urbano interrato adibito a deposito, regolarmente denunciato all'agenzia del territorio di Rimini, aggiunge l'avvocato e notaio. “Da allora non ho più saputo nulla – ha concluso – e ovviamente non sono mai andato a vedere”. Edilizia Re, dopo aver avuto altri amministratori, oggi è stata messa in liquidazione dal tribunale di San Marino, che ha ravvisato “gravi inadempienze”. Nessuno dei creditori aveva aperto un concorso: tra questi figura anche Fincapital.

Francesca Biliotti

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