Cadavere trovato in valigia, l'autopsia: forse morta per denutrizione, escluse cause esterne

Anoressica e denutrita. Potrebbe essere morta di stenti la donna asiatica trovata all'interno di una valigia lungo la banchina del porto canale di Rimini, sabato mattina. Tra le poche certezze anche il fatto che non si tratta di Xing Lei Li, la 36enne cinese sparita alcuni giorni fa durante una crociera con il marito. E non perché dal carcere di Rebibbia Daniel Belling, il marito della donna scomparsa, ribadisce di essere innocente e che la moglie si è allontanata di sua volontà. Prima di tutto ci sono le circostanze che la nave da crociera ha toccato luoghi lontani oltre mille km da Rimini,  che lo stato di sofferenza fisica del cadavere nella valigia- così come confermato dall'autopsia-  non ha evidenziato cause esterne che possano aver provocato la morte e che le altezze non combaciano. Quello del cadavere donna trovata a Rimini era alta un metro e settantatre, 20 centimetri in più  di Xing Lei Li. Il corpo si trovava in acqua da non più di una settimana, il decesso potrebbe risalire ad almeno 15 giorni prima del ritrovamento. Con questi pochi elementi in più, la Squadra Mobile della Questura di Rimini continua ad indagare 

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