Camminata a Miramare e Marebello per dire basta a degrado e prostituzione

La prima iniziativa, la briscolata in strada di sabato scorso, ha avuto successo, così l'associazione “Miramare da amare”, che conta ormai circa 600 iscritti, almeno sui social network, ha deciso di fare il bis per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della prostituzione in strada a Rimini sud. Il nuovo appuntamento era all’incrocio fra viale Oliveti, all'ex Cellophane, e viale Regina Margherita. Una nuova passeggiata per le strade di Miramare e Marebello, contro l'avanzare delle prostitute e dei clienti. Presenti anche rappresentanti delle forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri e Municipale. Le ragazze in strada non c'erano, forse perché, ha ipotizzato qualcuno, sapevano della nuova iniziativa e non hanno voluto farsi trovare. Sabato scorso qualcuno ci aveva provato, a tornare in strada subito dopo la manifestazione, ma è stata allontanata dalle forze dell'ordine. “Questa non è la terra di nessuno – sostengono i portavoce dell'associazione “Miramare da amare” - Miramare non è il Bronx. Dobbiamo combattere contro una situazione che non ci piace. Dobbiamo far capire – hanno aggiunto – e sia il Comune che le forze dell'ordine ci stanno aiutando a farlo, che non si può arrivare e fare quello che si vuole”. L'idea è nata quasi per scherzo su Facebook ed ora è diventata una battaglia seria, con iniziative reali e non virtuali, e che incontra il favore di sempre più cittadini che si sono stancati di essere considerati periferia di Rimini. Non combattono solo contro la prostituzione in strada ma anche contro gli abusivi, lo spaccio di droga e le losche gestioni, dicono, di alcuni hotel.

Francesca Biliotti

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