Carabinieri: arrestato 40enne riminese per estorsione a consulente finanziario

Una vicenda ancora non completamente chiarita, quella che ha visto come protagonisti un uomo di 40 anni – conosciuto dalle Forze dell'ordine come consumatore di cocaina -, e un consulente finanziario. I due - amici d'infanzia - non si erano visti per anni; nei mesi scorsi, tuttavia, il 40enne era tornato a farsi vivo chiedendo al professionista, con insistenza e toni violenti, 3.000 euro. La settimana scorsa lo aveva addirittura preso a schiaffi, facendosi consegnare 1.000 euro. “Se la prossima volta non mi porti il resto, o non mi dai il rolex che hai al polso – aveva detto –, ti sciolgo nell'acido”. Situazione ormai insostenibile, per la vittima dell'estorsione; ma terminata due giorni fa, quando il tossicodipendente si è presentato in un istituto di credito di San Giovanni in Marignano, dove era al lavoro il consulente. Quando sono cominciate le minacce quest'ultimo ha chiamato il 112. Immediato l'intervento dei Carabinieri della Tenenza di Cattolica, che hanno arrestato il 40enne prima che si allontanasse. I militari di Riccione, invece, hanno fermato – a Coriano - 3 giovani bielorussi che, a bordo di un'auto di grossa cilindrata, erano passati ad alta velocità davanti ad una pattuglia. Nel corso del successivo controllo i ragazzi – a quanto pare piuttosto alticci - si erano scagliati contro i militari. Da qui la denuncia per resistenza e violenza contro Pubblico Ufficiale. Presentati – in conferenza stampa – anche i risultati di una operazione dei Carabinieri di Rimini al Parco Cervi: una delle principali piazze di spaccio della città. A fine 2017 – nel corso di controlli a tappeto – erano state arrestate 18 persone; ma l'attività, a quanto pare, non si è fermata. Fermati, ieri, altri 2 pusher: il primo – un senegalese di 23 anni – è stato bloccato dopo aver ceduto marijuana a 2 ragazze appena maggiorenni. In manette anche un 28enne originario del Gambia, che tentava di allontanarsi con una ventina di grammi di “erba”. Giudicati “per direttissima” sono stati condannati rispettivamente ad 1 anno e a 4 mesi di reclusione. Ma la pena è sospesa; il rischio è che i due – ora nuovamente a piede libero – tornino a spacciare.

Nel servizio l'intervista al Capitano Sabato Landi / Comandante Compagnia CC Rimini

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