Sono state poste agli arresti domiciliari le due persone recluse da una quindicina di giorni nel carcere dei Cappuccini per il caso della mancata cessione della quota di maggioranza di Banca di San Marino all'investitore bulgaro. Inchiesta giudiziaria - su cui vige il massimo riserbo, vista la fase istruttoria - per i reati di amministrazione infedele, corruzione privata e riciclaggio. Della vicenda si sta occupando l'autorità giudiziaria, con la costituzione di un gruppo di giudici inquirenti. Oltre alle misure cautelari, lo ricordiamo, sono già stati eseguiti vari provvedimenti di sequestro. Un caso al centro del dibattito sia politico che economico. L'Ente Cassa di Faetano, fondazione della banca, nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver presentato un esposto alla magistratura come parte lesa e ha annunciato di costituirsi parte civile. L'Ente ha sottolineato la propria estraneità ai fatti. "Banca di San Marino - ha ribadito la fondazione - è solida e non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria".