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Caso Sevene eleven: condannato l'imprenditore cesenate Giorgio Manuzzi

22 set 2016
L'Aula della udienzeCaso Sevene eleven: condannato l'imprenditore cesenate Giorgio Manuzzi
Caso Sevene eleven: condannato l'imprenditore cesenate Giorgio Manuzzi - 1 anno di prigionia , 1 anno e 8 mesi di interdizione, multa da 3 mila euro: così ha deciso il giudi...
1 anno di prigionia , 1 anno e 8 mesi di interdizione, multa da 3 mila euro: così ha deciso il giudice Roberto Battaglino sul caso Sevene Eleven. Condannato dunque Giorgio Manuzzi, l’imprenditore cesenate accusato di avere emesso fatture per operazioni inesistenti e per false dichiarazioni a pubblico ufficiale.
Secondo l’accusa, dal 2008 al 2010, l'imprenditore si sarebbe servito della società sammarinese per consentire a terzi l’evasione dell’Iva e delle imposte sui redditi in danno all’erario italiano, attraverso l’emissione di fatture di servizi nei confronti della sua società italiana, la Moving Srl. Prima delle conclusioni sono stati ascoltati i dipendenti delle società che avevano lavorato con la Moving -che hanno confermato l'esistenza dei contratti con Manuzzi- e l'ispettore Francioni del nucleo antifrode della polizia civile, che ha evidenziato fatture dal valore troppo alto per l'attività controllata. Una condanna più morbida rispetto alla richiesta del procuratore del fisco, 2 anni e 6 mesi e la remissione degli atti in istruttoria per valutare il riciclaggio. Gli avvocati Francini e Matarese (quest'ultimo difende Manuzzi anche in Italia nel 'processo fotocopia)' hanno insisitito sulla mancanza di prove, sulla necessità di un esame delle fatture per circostanziare la particolarità di un settore come quello pubblicitario, ed hanno già annunciato appello. Il caso scaturì dalla rogatoria inoltrata a San Marino dalla procura di Forlì e fece scalpore per due motivi: per la prima volta i magistrati salirono sul Titano per acqusire documenti, e per via della perquisizione avvenuto nello studio di Marco Gatti, segretario della Democrazia Cristiana. "Non fosse stato lui il commercialista- ha detto Manuzzi in udienza- non ci sarebbe stato tutto questo can can mediatico" .

SB

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