Colombelli si smarca dall'inchiesta Mose

Colombelli si smarca dall'inchiesta Mose.
L'ex console della Repubblica di San Marino, William Ambrogio Colombelli, si smarca dall'indagine veneta sulle presunte tangenti legate alla realizzazione del Mose. In una nota, infatti, il suo avvocato, Filippo Cocco, "con riferimento alle notizie apparse negli ultimi giorni su mezzi di informazione", precisa che Colombelli "ha definito la sua posizione con l'autorità giudiziaria di Venezia non risultando coinvolto nella nuova vicenda relativa al Mose". Non solo. L'ex console precisa di non avere "mai avuto rapporti economici o rivestito incarichi politici con il presidente Silvio Berlusconi né con l'avvocato Niccolò Ghedini". Colombelli aggiunge di non sentire o vedere Ghedini "da diverso tempo" e che fu lui "in una occasione conviviale" a presentarlo a Claudia Minutillo e a Giancarlo Galan. Ribadendo di "non avere mai avuto alcuna cointeressenza economica nè in proprio nè in altre vesti con Ghedini o con Galan nè con il relativo gruppo politico". Colombelli si riserva di verificare le "informazioni riportate dalla stampa in riferimento alle presunte dichiarazioni rese da alcuni indagati" rispetto a "quanto dagli stessi effettivamente affermato innanzi all'autorità giudiziaria onde, nel caso, proporre ogni opportuna iniziativa a tutela della verità e della mia".

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