Conti Bcs: l'inchiesta si allarga

Il conto “Mazzini” scoperto alla Banca commerciale sarebbe più d'uno, movimentati sempre da 5 politici appartenenti a 3 diversi partiti. Anche la mole di denaro sarebbe superiore ai 2 milioni inizialmente ipotizzati. Si allarga così l'inchiesta cui il tribunale sta lavorando da oltre un anno. Il direttore di Banca centrale, Mario Giannini, ricorda che Banca commerciale è tuttora commissariata, nonostante l'acquisizione di Asset Banca al 100%, “immagino che il commissariamento – ha detto – si chiuderà entro brevissimo tempo”. A fare pressing arriva anche Alleanza popolare, che dopo aver sottolineato come il vecchio “sistema San Marino” sia ancora sotto i riflettori, ricorda che queste indagini sono iniziative del nostro Tribunale, nemmeno recenti, “ci pare sia giunto il momento – dice Ap – di tirare le conclusioni. Compito della politica è vigilare che la giustizia faccia il suo corso, senza pressioni ed interferenze”. E a proposito del sistema San Marino, sono in molti a tremare per i contenuti di quello che viene chiamato il libro nero ritrovato alla Finproject, finanziaria che deteneva il 17% di Banca commerciale. Ma cos'è in realtà questo libro nero? Un insieme di chiacchiere messe nero su bianco sui presunti intrecci politica affari, e di come la prima abbia sponsorizzato i gangli economici del Paese o circostanziate segnalazioni su illeciti intrecci? Alla magistratura il compito di fornire risposte. Dal canto suo la politica potrebbe dar vita ad una commissione d'inchiesta ma, come ricorda il presidente della commissione sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata Guerrino Zanotti, “per casi specifici occorre il mandato del Consiglio Grande e Generale. Sul conto Mazzini – aggiunge – vorrei avere qualche elemento in più, ma se le indiscrezioni fossero confermate auspicherei anch'io l'avvio di un'inchiesta politica”. Come se tutto ciò non bastasse, ci si mette anche il “Fatto Quotidiano”, che sull'affare Monte dei Paschi ipotizza San Marino e Vaticano mète possibili della presunta mazzetta pagata sull'acquisto di Antonveneta. Questo perché il Fatto ha scoperto che l'ex presidente Mps Mussari sarebbe stato indagato a Forlì per riciclaggio assieme al presidente della Carifin, Evaristo Menetto Bonelli, scomparso nel 2011.

f.b.

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