Confermati i sequestri per gli ex vertici societari di Aeradria e alcuni amministratori pubblici riminesi. E' arrivata in giornata la decisione del Tribunale del Riesame di Rimini in merito al fallimento dell'ex società di gestione dell'aeroporto 'Federico Fellini' che ha riconfermato il provvedimento del marzo del 2015 "quando - come sottolineato da uno dei difensori degli indagati, il professor Nicola Mazzacuva - comunque ridimensionò i provvedimenti originari di sequestro nei confronti di otto indagati riguardanti solo ed esclusivamente l'ipotesi di reato di pretesa truffa per il conseguimento di erogazione di fondi pubblici". Secondo la Procura di Rimini, che ha anche chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati - domani si terrà l'udienza davanti al gup Vinicio Cantarini - i sequestri sono basati sull'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla truffa delle erogazioni pubbliche. Sempre l'avvocato Mazzacuva ha spiegato che la Cassazione, "nei mesi successivi e a seguito di impugnazione delle difese, rinviò al Tribunale del Riesame il provvedimento per difetto di motivazione, rigettando invece il ricorso proposto dalla Procura. Così come lo scorso anno, non si può far altro che prendere atto del provvedimento, con riserva in ogni caso di un nuovo ricorso in Cassazione, una volta esaminata la motivazione (non ancora depositata) della nuova ordinanza del Tribunale". Ad essere indagati e quindi 'colpiti' da sequestro di 83.000 euro a testa, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il suo predecessore Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della Provincia Stefano Vitali e Ferdinando Fabbri, il presidente della Fiera Lorenzo Cagnoni, l'ex presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, l'ex Presidente di Aeradria Massimo Masini, il suo vice Massimo Vannucci e Alessandro Giorgetti, ex presidente di Air. (Ansa)
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