Disastro aereo di Mosca: si indaga sulle cause dello schianto

“E' stato accertato che l'aereo era intatto al momento della sua discesa, e non si è verificato alcun incendio: l'esplosione è avvenuta quando il velivolo ha colpito il suolo”. Lo ha affermato oggi la portavoce del Comitato Investigativo russo; smentendo – in questo modo – alcune voci circolate nelle ore precedenti, che parlavano di un incendio a bordo - prima dello schianto -, o addirittura del fatto che l'Antonov si fosse spezzato in due, mentre era in volo. Le ultime novità sul fronte delle indagini, insomma, porterebbero a ridimensionare la pista di un'azione terroristica; anche se la commissione nominata dal Presidente Putin, al momento, continua a lavorare su ogni ipotesi. 71 i morti, in questo disastro aereo. Le squadre di ricerca stanno battendo palmo a palmo le campagne innevate del distretto di Ramenskoye, alla ricerca dei resti delle vittime. Già ritrovate, invece, le 2 scatole nere. L'Antonov 148, della Saratov Airlines, aveva ripreso l'attività di volo solo 12 mesi fa; e dalla compagnia aerea fanno sapere che non aveva mai avuto problemi tecnici. I media, tuttavia, riferiscono che il comandante del velivolo – prima del decollo dall'aeroporto di Domodedovo - avrebbe rifiutato la procedura di “de-iceing”: il trattamento con liquido antigelo; giudicando che le condizioni meteorologiche non fossero tali da renderla necessaria. In ogni modo, in attesa dei risultati dell'indagine, la Saratov Airlines ha deciso di sospendere i voli degli Antonov 148.

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