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Enzo Jannacci: oggi camera ardente alla casa di cura Columbus

30 mar 2013
Enzo Jannacci: oggi camera ardente alla casa di cura Columbus
Enzo Jannacci: oggi camera ardente alla casa di cura Columbus
E' stata aperta poco dopo le 9.30 la Camera Ardente per Enzo Jannacci alla casa di cura Columbus, in via Buonarroti 48 a Milano, dove ieri sera è morto il cantautore. E nonostante il cattivo tempo e le festività pasquali, tanti milanesi sono arrivati per rendere l'ultimo saluto a uno degli artisti simbolo del capoluogo lombardo. La Camera Ardente sarà aperta fino alle 18.
Tre rose rosse e un foglietto attaccato al mazzetto di fiori con la scritta: "...nelle orecchie, nella gola e nel cuore...Ciao Maestro!", messi in un angolo, discretamente, del portone del palazzo di casa, in viale Romagna, a Milano. Anche così un milanese ricorda Enzo Jannacci. E alla Camera Ardente le parole, anzi gli aggettivi, che sono risuonate di più, fra le persone comuni che sono venute a fare una visita alla salma, nonostante il maltempo e la giornata festiva, sono state: "poetico, surreale, grande". Qui, ai piedi della bara, sono state deposte gerbere e rose gialle. "Era una persona che aveva una visione poetica e surreale del mondo - ricorda Silvana Casarotto Guarnaccia, che aveva lavorato con il cantautore per le etichette 'Ultima Spiaggia' e 'Dischi Ricordi' -. Era imprevedibile e per questo motivo specialissimo". A salutarlo, sotto la pioggia battente, sono venuti anche colleghi di lavoro, come il cantante e compositore Ricky Gianco, "è un grande dolore" di è lasciato sfuggire", il comico Paolo Rossi e il cabarettista Cochi Ponzoni e poi l'ex sindaco di Milano, Carlo Tognoli.

Il pensiero di amici e colleghi:
- Luciano Ligabue affida al suo profilo Facebook e Twitter il ricordo dedicato a Enzo Jannacci. Lo fa pubblicando sui due social network il video di una puntata della trasmissione 'Il laureato bis', in cui i due cantano insieme 'Ci vuole orecchio' e 'Certe Notti', tra le canzoni più note e celebrate dei due artisti. 'Il laureato bis', condotta da Piero Chiambretti e dallo stesso Jannacci, è andato in onda sulle reti Rai a partire dal 1995. Ligabue e Jannacci si erano esibiti, su un palco predisposto all'interno dell'Università di Lecce, il 15 gennaio del 1996.
- "Era riservato, si faceva vedere poco, non speculava sul suo personaggio. Non si faceva grande di essere il grande Enzo. Era un vicino di casa normale, come la gente comune". Ricorda così Jannacci, il cantante e compositore Dario Baldan Bembo, 65 anni, che risiede nello stesso palazzo, in viale Romagna a Milano, dove ormai da tanti anni abitava l'artista scomparso ieri. Al terzo piano Baldan Bembo, al sesto "il grande Enzo". "Ci si vedeva nelle feste comandate, a Pasqua e Natale, e poi gli artisti fra loro non è che si vogliano tanto vedere - ha ricordato con una punta di amarezza il cantautore coinquilino -. Lui viveva con la moglie Pupa e con il Paolo, il figlio, che però da qualche anno si è sposato e si è ovviamente trasferito. Fra noi c'era grande stima e rispetto reciproci. Non abbiamo suonato insieme perché i nostri sono due generi molto diversi". "Mancherà a me e a Milano - ha concluso Baldan Bembo -. Era una 'cariatide', in senso buono, della musica milanese, come Gaber e tanti della sua generazione. Ci mancherà".
- Caro amico, matto e geniale, quante giornate felici, quante risate. Che tempi belli abbiamo vissuto insieme. Te ne sei andato e con te se ne è andata anche una parte della mia vita": con queste parole Ornella Vanoni, su Twitter, ha voluto ricordare Enzo Jannacci, morto ieri sera a Milano dopo una lunga malattia.
- "Un grande artista ci ha lasciato, Enzo Jannacci. Un poeta estroso, ironico, geniale, con quella vena malinconica, ma così sublime.... un innovatore, capace di lasciare sempre la sua inconfondibile impronta. Ciao Enzo, ci mancherai". Così Gianni Morandi, con un post questa mattina sulla sua pagina Facebook, ricorda l'artista scomparso ieri a Milano, accompagnandolo con una foto giovanile che ritrae in scena lo stesso Morandi con Jannacci e Adriano Celentano.
- Addio a Enzo Jannacci, cuore e musica di Milano. "Riposa in pas, cunt i tòo scarp del tenis": così Roberto Maroni, segretario della Lega e presidente della Regione Lombardia (oltreché musicista) ricorda su Twitter Enzo Jannacci, morto ieri a Milano.
- Il club Tenco "saluta" Enzo Jannacci "con tutto il dolore di una perdita così grande ma anche con la gratitudine di aver sempre ricevuto da lui il soffio leggero di una poesia spiazzante e infallibile". Il club Tenco ricorda i premi attribuiti al cantautore milanese nel corso degli anni: dal Premio Tenco del 1975, alle tre targhe per la più bella canzone dell'anno fino al riconoscimento per il migliore album in dialetto. "Dentro quella voce - si legge in una nota del Club Tenco - si poteva nascondere qualcosa di molto serio, spesso tragico, ma anche dolce e levigato come il suo volto. Enzo Jannacci sapeva in questo modo 'dire' più dei tanti parolai che ci tocca ascoltare tutti i giorni. Sapeva esprimersi più e meglio di tutto il bla-bla quotidiano di cui a suo modo si faceva beffe".

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