Esercito e forze dell’ordine a caccia del misterioso assassino di Leonardo Bernabini

Circa 30 anni di età, 1 metro e 70 di altezza, corporatura normale. E’ la descrizione del killer fatta dai testimoni: non molto, a dire il vero. Qualche indicazione preziosa, per gli inquirenti, potrebbe invece giungere da Bologna, dove è stato inviato - agli esperti della Scientifica - il fucile da caccia ritrovato qualche ora dopo il delitto, compiuto in una stradina di aperta campagna. Un’arma storica, a quanto pare; fosse così non avrebbe bisogno di registrazione. E questo è un problema perchè anche se la matricola non fosse abrasa sarebbe arduo risalire al proprietario. Risposte importanti potrebbero invece venire dalle impronte digitali. Intanto è caccia aperta all’assassino in tutto il riminese. Alle sue calcagna polizia, esercito e le unità cinofile di Ancona. Non si esclude alcuna ipotesi investigativa: tra queste l’ANSA indica la possibilità che i 2 si conoscessero e si fossero dati appuntamento in un luogo così sperduto forse per pianificare un colpo. Quel che appare ormai praticamente certo è che la vittima – il 55enne Leonardo Bernabini – aveva grossi problemi economici. Da 8 anni era separato dalla moglie; lavorava come autista di mezzi pesanti e per arrotondare si prestava come tassista abusivo per accompagnare i ragazzi in discoteca. Cosa può essere andato storto nell’incontro di ieri? L’assassino era forse un creditore della vittima? Secondo il racconto del testimone, che ha assistito impotente alla scena, si sarebbe trattato di una sorta di esecuzione, con l’omicida che puntava la canna del fucile alla nuca di Bernabini, seduto al posto di guida della sua auto. Poi gli spari e la fuga.

Gianmarco Morosini

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