Falsa vendita per incassare monofase: condannato a 1 anno e risarcimento

”Ho un cantiere navale a Ponte Mellini”. E' la versione fornita dal titolare della “Ral Engine” per dissimulare la vendita di una barca e incassare la relativa monofase. E' stato condannato ad un anno di prigionia ma è irreperibile.

I funzionari dell'Ufficio Tributario avevano subito sentito puzza di bruciato alla vista di una fattura di vendita di un natante al prezzo di 131.000 euro. La barca infatti non poteva valere quella cifra anche perchè il costo dei pezzi per assemblarla risultava ampiamente inferiore. Eppure Roberto Conti, titolare della “Ral Engine”, sosteneva di aver eseguito il lavoro di restauro e assemblaggio nella sede della sua società, dove affermava di disporre di un “cantiere navale”.
Il caso è stato segnalato subito all'Ufficio Industria e all'Ufficio di Controllo e Vigilanza delle Società, anche perchè la “Ral Engine” poteva vendere motocicli e non barche. La fattura di vendita è stata tuttavia vidimata ed è stato incassato il rimborso monofase di 15.473 euro perchè le verifiche sollecitate, nel frattempo, non erano ancora giunte alla fase esecutiva.
Accertato il raggiro, con le indagini del Nucleo Antifrode, Roberto Conti, che risulta irreperibile, è stato condannato a un anno di prigionia, 1200 euro di multa, il pagamento delle spese di giustizia e il risarcimento del danno all'eccellentissima camera che si è costituita parte civile. Non concessi i benefici di legge. Una volta depositata la sentenza con le motivazioni, se non ci sarà appello, sarà immediamente esecutiva.

Luca Salvatori

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