Florida: strage di studenti, alunno espulso spara all'impazzata

Florida: strage di studenti, alunno espulso spara all'impazzata.
Sparatoria in una scuola superiore di Parkland, in Florida: si contano almeno 17 morti e decine di feriti. Ad aprire il fuoco, imbracciando un fucile da assalto, è stato un ex studente, Nicholas Cruz, espulso dalla scuola per motivi disciplinari. Dopo un'iniziale fuga, il ragazzo è stato fermato e arrestato. I media locali citano fonti secondo cui tra i morti - oltre ad una insegnante eroina che ha riparato col suo corpo alcuni studenti - ci sarebbe anche uno degli allenatori della squadra di football della scuola, mentre tra i feriti ci sarebbe il figlio del vicesceriffo della contea. "Nessun bambino, nessun insegnante o qualunque altra persona dovrebbe mai sentirsi insicuro in una scuola americana", ha twittato Donald Trump, esprimendo le sue condoglianze alle vittime.

My prayers and condolences to the families of the victims of the terrible Florida shooting. No child, teacher or anyone else should ever feel unsafe in an American school.

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 14 febbraio 2018


Intanto emergono particolari agghiaccianti sull'autore della strage, che è stato arrestato a pochi chilometri dalla scuola un'ora dopo aver aperto il fuoco. In vari post su Instagram il giovane appare con delle armi in mano, tra cui varie pistole e coltelli, e descrive l'atto dello sparare come "una terapia". Gli investigatori parlano di immagini e frasi "inquietanti", tra cui alcune in cui prende in giro i musulmani. In quasi tutte le foto il giovane indossa una maglietta nera e una sciarpa che copre parte del suo viso per celare l'identità. "Qualunque cosa postava era sulle armi. È malato", racconta un suo ex compagno di classe, mentre altri affermano che Nikolas veniva a scuola sempre armato.

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