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Frode fiscale Cesena Calcio: fondamentale la collaborazione del tribunale di San Marino

9 gen 2016
Tribunale Rsm
Tribunale Rsm
La collaborazione della magistratura sammarinese è stata fondamentale per la ricostruzione della maxi frode fiscale imputata agli ex dirigenti del Cesena Calcio. Dal Titano sono state inviate alla Procura di Forlì, una serie di preziose informazioni in risposta alle rogatorie internazionali. Documenti contenuti negli oltre mille faldoni spulciati dai giudici forlivesi, sotto la guida del Procuratore Capo Sergio Sottani, che hanno consentito di ricostruire i passaggi di denaro sui conti correnti aperti in Repubblica da alcuni degli indagati, fra cui l'ex presidente del Cesena, Igor Campedelli. La guardia di Finanza ha passato al setaccio anche i conti correnti dell'imprenditore edile Potito Trovato, amministratore unico di Romagna Sport srl, e titolare di alcuni alberghi a Cesenatico e Gatteo Mare. Secondo gli inquirenti, Trovato avrebbe avuto un ruolo per riciclare circa 2 milioni e mezzo di euro, provento della frode, attraverso le sue società e i propri conti correnti. Le fiamme gialle hanno ricostruito i flussi di questo denaro che, passando attraverso le società dell'imprenditore, arrivava nei vari conti correnti in Italia e a San Marino, o confluiva in società immobiliari. Da chiarire, come noto, anche il ruolo di Luca Mancini, commercialista ex direttore Generale del Cesena Calcio e attuale Presidente del San Marino Calcio. La Procura forlivese lo ritiene un altro personaggio chiave dell'indagine.

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