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Giudiziaria: ritrattazione “in extremis”; assolte due giovani donne accusate di falsa testimonianza

Giornata di udienze, in Tribunale. Davanti al Giudice Morsiani anche un processo per appropriazione indebita e truffa carico di un broker assicurativo

19 set 2022

Secondo gli inquirenti aveva riscosso premi per circa 37.000 euro dai clienti di una agenzia di assicurazioni sammarinese, senza però riconsegnarli a quest'ultima. Nei guai un broker di 66 anni, residente a Misano, che deve rispondere anche di truffa aggravata. Avrebbe infatti convinto l'amministratrice di una immobiliare a curare gli adempimenti per il rinnovo delle polizze di due auto della società; senonché – durante un controllo della Gendarmeria – emerse come la vettura sulla quale la donna viaggiava fosse sprovvista di copertura. La posizione dell'imputato è parsa ulteriormente aggravarsi dopo le testimonianze di oggi. In particolare quella di un ex dipendente dell'agenzia; in un periodo – ha rimarcato - si registrò un drastico calo degli incassi per il broker. Da successive verifiche sarebbe emerso un quadro inquietante: una moltitudine di premi incassati, tenendo all'oscuro l'agenzia. Quest'ultima sarebbe poi corsa ai ripari, provvedendo a garantire copertura agli ignari clienti. Il 66enne – ha ricordato il teste – ammise le proprie responsabilità; ma del denaro più nessuna traccia. Il 7 novembre le conclusioni del processo.

Già a sentenza, invece, quello per falsa testimonianza, che vedeva come imputate due ragazze, all'epoca dei fatti dipendenti di un negozio. Erano nel locale quando una loro collega insultò pesantemente una superiore, in quel momento assente; venne in seguito licenziata. Da qui una causa civile di lavoro, tuttora in corso, nella quale le due giovani avevano negato di avere udito frasi offensive. Ma la scena fu ripresa dalla videosorveglianza; non potevano non avere sentito, ha dichiarato oggi un Maresciallo della Gendarmeria. Le ragazze hanno infine ritrattato, e per questo sono state assolte; essendo prevista la non punibilità quando il colpevole di falsa testimonianza manifesti il vero prima della sentenza di primo grado.

Condannato invece a 5 mesi di prigionia, pena sospesa, un 52enne italiano accusato di aver malmenato – durante una colluttazione - un sammarinese, provocandogli lesioni guaribili in 10 giorni. Incensurato l'imputato; secondo il suo Avvocato si trattò di legittima difesa. Di diverso avviso il Giudice Morsiani. L'ammontare dei danni da liquidare alla parte lesa sarà deciso in sede civile.





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