La Guardia di Finanza di Rimini chiude il piano dei controlli estivi

900 pattuglie, che hanno eseguito oltre 1200 controlli di polizia economico-finanziaria a tutela degli operatori corretti e dei consumatori a contrasto della concorrenza sleale.
Scovati cinque soggetti completamente sconosciuti al fisco: lavoravano nel settori autotrasporti, ricettivo, ristorazione e costruzione di edifici.
Complessivamente sono stati recuperati redditi non dichiarati per oltre un milione di euro ed Iva dovuta per oltre 126mila euro.
25 i sequestri di merce abusivamente commercializzata sul litorale romagnolo, che hanno permesso di togliere dal mercato circa 5mila prodotti non sicuri e 3mila contraffatti.
112 i lavoratori ‘in nero’ o ‘irregolari’ scoperti nel corso degli interventi: tra questi un distributore di carburante di Rimini, un’osteria di Rimini, un centro benessere di Rivabella di Rimini gestito da cinesi, un night club di Misano Adriatico, 4 imprese di Rimini esercenti l’attività di fabbricazione di articoli di viaggio, nonché una società in fallimento con sede legale in Rimini, operante nel commercio del pesce.
Importante anche l'impegno per controllare i money transfer, per contrastare riciclaggio e possibili finanziamenti illeciti al terrorismo: identificati tra i 90 soggetti che le stavano compiendo, anche 10 extracomunitari.
Oltre 40 infine gli interventi in materia di anti-bagarinaggio e quelli per il regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali, nei confronti di oltre 650 esercizi commerciali e locali, riscontrando, nel 35% dei casi, il mancato rilascio al cliente del documento fiscale obbligatorio.

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