Le immagini delle villette di Montelicciano che voleva la camorra

Seconda udienza del processo Vulcano a Rimini. 13 imputati, tra cui Francesco Sinatra, Francesco Vallefuoco e i sammarinesi Roberto Zavoli e Leonardo Raimondi. Sono accusati a vario titolo di estorsione, usura e rapina. Reati commessi nel riminese e a San Marino – dove è in corso un processo parallelo – ma che coinvolgono anche la vicina Montelicciano.


Eccole le cinque case a schiera di Montelicciano messe sotto sequestro dalla Dda di Napoli quali provento di reato per un'inchiesta parallela. Una vicenda, quella del processo Vulcano, molto complessa. Riguarda gli interessi criminali, in riviera a San Marino e nei dintorni, dei clan camorristici Schiavone e Mariniello.
Nell'udienza odierna il giudice Massimo Di Patria ha respinto tutte le eccezioni preliminari sollevate dalle difese degli imputati, comprese quelle di giurisdizione dei sammarinesi Roberto Zavoli e Leonardo Raimondi che avrebbero voluto essere processati solo sul Titano. Presenti in aula alcuni degli imputati, tra cui Francesco Sinatra tradotto in Tribunale dal Carcere.
Durante il breve dibattimento è stato assegnato al perito l'incarico di trascrivere oltre 200 intercettazioni, telefoniche e ambientali.
E, come riferisce l'avvocato Stefano Caroli, sono state acquisite le prove e anche le deposizioni di due pentiti che scagionerebbero il suo assistito Roberto Zavoli.
Naturalmente sono considerazioni di parte. Per la verità processuale di primo grado occorrerà attendere ancora almeno otto udienze già fissate, l'ultima il 22 maggio

Luca Salvatori

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