Fortunatamente nessuno è rimasto ferito dalle fiamme, domate grazie al pronto intervento della Protezione Civile, coadiuvata da 2 mezzi dei Vigili del Fuoco di Rimini. Quanto ai danni materiali sono 3, i veicoli dell'Azienda di Produzione, andati completamente distrutti: un Fiat Scudo – piuttosto datato -; un Doblò, ed un Ducato, acquistati di recente. Inoltre dovrà essere smontata e sostituita la tettoia dell'autorimessa: danneggiata dall'incendio. E proprio qui sta il vero problema, perchè la copertura della struttura è in Eternit: materiale tristemente noto per la propria pericolosità. Un pericolo che ha portato ad allertare i giovani che avrebbero dovuto fare allenamento nell'adiacente centro sportivo. I ragazzi sono stati avvertiti a non presentarsi al campo. “C'è da dire – afferma l'Ing. Roberto Tura, dell'AASP – che recentemente si era proceduto ad una bonifica della tettoia, incapsulandola con un prodotto che impedisce il rilascio delle fibre di eternit. Le fiamme hanno danneggiato la copertura in modo molto limitato, per cui il rischio è relativo”. Prima dell'arrivo delle squadre antincendio un dipendente dell'Azienda aveva tentato invano di domare le fiamme con un estintore. Si ripropone, comunque, il tema dello smantellamento – in sicurezza - dell'Eternit ancora presente in territorio. Un killer silenzioso che - nella vicina Emilia-Romagna – ha un impatto superiore a quello degli infortuni mortali sul lavoro. Sono 2.127 i casi di mesotelioma maligno, quasi sempre correlato all'amianto, elencati nell'apposito Registro regionale dal 1996.
Nell'ultimo report, aggiornato al 31 dicembre 2014, i dati confermano il trend di crescita degli ammalati. 92 i casi registrati, sempre dal 1996, nella sola Provincia di Rimini
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