SANGUE FREDDO E ALTRUISMO

Intossicazione piscina, il racconto delle maestre: "Ci hanno detto prima voi, poi noi"

Il ringraziamento al personale dei Tavolucci per aver aiutato i bambini, evitando il peggio. Il plauso dei genitori alle maestre: "Hanno dimostrato fermezza, competenza e sensibilità"

C'è un'altra storia che merita di essere raccontata. Va oltre le polemiche, le indagini, la caccia alle responsabilità. È una storia di coraggio e altruismo, che dà merito a chi, quella mattina ai Tavolucci, si è prodigato per aiutare gli altri. Non era scontato: di fronte al pericolo le reazioni umane sono imprevedibili. Ma martedì, alla piscina di Borgo, prontezza e generosità sono state più forti della paura, evitando il peggio. Questa storia ce la raccontano Sara Zanotti e Jessica Zanotti. Lavorano entrambe come maestre alla scuola dell'infanzia “Il Grillo Parlante” di Montegiardino. Quella mattina avevano portato dieci bambini alla piscina dei Tavolucci, nell'ambito di un progetto sullo sport.

“Erano all'incirca le 10.30 quando siamo entrati in acqua con i bambini e l'istruttrice Alessia”, racconta Sara. “Dopo nemmeno dieci minuti una signora del personale ci ha fatto uscire dicendoci che c'era un fortissimo odore nello spogliatoio femminile. Abbiamo raccolto bambini e accappatoi un po' alla rinfusa, aiutate in maniera magistrale dai ragazzi della piscina, che ci hanno portati in un luogo lontano per poter rivestire i bambini ed evacuare la zona”. E proprio agli uomini e alle donne del centro sportivo va il loro ringraziamento. Non hanno esitato ad affrontare la nube tossica pur di recuperare gli abiti dei piccoli e non farli uscire al freddo senza nulla addosso. “Li ringrazio tanto. Non ci hanno mai lasciato, aiutandoci a rivestire i bambini velocemente”, dice Jessica; “Sono stati incredibili” aggiunge Sara, visibilmente commossa: “Mi ricorderò sempre la frase di una ragazza che faceva avanti e indietro dallo spogliatoio per recuperare le nostre cose. Le dissi di aspettare, di respirare un po' di aria pulita ma lei ci ha risposto prima voi, poi noi”. I piccoli stanno bene, l'esperienza non li ha provati: merito delle maestre, che oggi appaiono emozionate, ma che nel momento del pericolo hanno mantenuto il sangue freddo, per non spaventarli. “L'indomani i bambini si ricordavano solo dei giochi con le palline in acqua con l'istruttrice Alessia. Questo è stato per noi molto importante – spiegano - perché abbiamo restituito naturalezza, allegria, gioco. Nonostante la paura, che abbiamo avuto solo noi grandi”. Jessica ringrazia anche i genitori dei piccoli, per essersi dimostrati “comprensivi della situazione”, e i genitori – a loro volta – ringraziano le maestre, “per aver dimostrato fermezza, competenza e sensibilità" – scrivono - evitando che l’accaduto potesse arrecare seri danni ai loro bambini.

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