Logo San Marino RTV

Israele: cresce la tensione dopo l'attentato di Tel Aviv

9 giu 2016
Tel AvivIsraele: cresce la tensione dopo l'attentato di Tel Aviv
Israele: cresce la tensione dopo l'attentato di Tel Aviv - Situazione incandescente, in Medioriente, dopo l'attentato a Tel Aviv costato la vita a 4 persone. N...
Un attentato, quello di ieri – nell'affollatissimo mercato di Sarona di Tel Aviv -, che fa risalire di colpo la tensione nell'area. I terroristi – due cugini palestinesi provenienti da un villaggio nei pressi di Hebron – avevano aperto il fuoco sulla folla con piccole armi automatiche artigianali, difficili da rilevare. I due erano ben vestiti, seduti al tavolino di un ristorante – prima di entrare in azione -, e non avevano destato sospetti. 4 morti, 5 feriti: questo il bilancio dell'attacco. Subito arrestati gli attentatori; uno è stato ferito da un poliziotto. Con ogni probabilità tutto ciò avrà gravi conseguenze. Il Premier Netanyahu – che ha già riunito il gabinetto di sicurezza -, ha preannunciato che Israele “agirà in modo fermo e intelligente”. “Siate certi che non ho intenzione di fermarmi alle parole”; ha aggiunto oggi il ministro alla difesa: il falco Avigdor Lieberman. E mentre venivano sospesi i permessi d'ingresso a 83mila palestinesi, per il Ramadan, le forze di sicurezza effettuavano arresti e perquisizioni a tappeto. Dispiegati due nuovi battaglioni dell'esercito in Cisgiordania. Proprio nella giornata di ieri, in Italia, veniva approvata definitivamente alla Camera - con 237 voti a favore, 5 contrari e 102 astenuti – la legge contro il negazionismo. La norma introduce la pena della reclusione da 2 a 6 anni, nei casi in cui la propaganda, l'istigazione e l'incitamento si fondino “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra” come definiti dallo statuto della corte penale internazionale. In particolare, si stabilisce che sono punite le condotte di propaganda, istigazione e incitamento, commesse in modo che derivi concreto pericolo di diffusione.

Riproduzione riservata ©