Libia: blitz egiziani su Dern e intanto l'Isis minaccia l'Europa

Morti e macerie: è quel che rimane dopo i nuovi raid aerei egiziani. Nell' incursione via terra a Derna, dichiaratasi Califfato nell'est del paese, le forze speciali hanno catturato 55 miliziani dell'Isis. L'Egitto picchia duro, l' orrore chiama altro orrore. E' la rappresaglia per i copti decapitati. Mentre cresce la paura per una guerra alle porte di casa che minaccia di spingersi oltre quel tratto di mare che ci protegge come un muro, ma che non è invalicabile. L'Isis infatti avanza verso Tunisi - e vuole utilizzare la Libia per portare "il caos nel sud dell'Europa" rivela il Daily Telegraph, citando documenti segreti dei jihadisti. Un piano semplice ma micidiale: infiltrarsi sui barconi di immigrati per attaccare compagnie marittime e navi. Parla del rischio che "barconi pieni di terroristi" arrivino sulle coste italiane, anche l'ambasciatore d'Egitto a Londra. Bisogna agire in fretta, "Sirte è a soli trecento chilometri dall'Italia". Non c'è tempo da perdere. Lo dice anche il ministro degli Esteri Gentiloni, nel riferimento alla Camera. "Non vogliamo avventure e tanto meno crociate – ribadisce - l'unica soluzione è politica, ma il tempo non è infinito". Il Papa lancia l'appello alla comunità internazionale per una soluzione pacifica, mentre il Cairo la esorta ad unirsi ai raid. L'ex presidente Napolitano, al Senato, ribadisce che 'non possiamo tirarci indietro'. Sulla crisi libica si riunisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu: "La convocazione richiesta da Francia ed Egitto è stata sostenuta con forza anche dall'Italia. Senza un quadro di legittimità internazionale intervenire in Libia non è possibile, dice il ministro alla Difesa Pinotti. L'Occidente sceglie la strada della diplomazia. Per ora.

Monica Fabbri