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Libia: si combatte duramente, contro l'ISIS, a Sirte

11 giu 2016
ISISLibia: si combatte duramente, contro l'ISIS, a Sirte
Libia: si combatte duramente, contro l'ISIS, a Sirte - Nel frattempo ancora attentati contro gli sciiti a Damasco.
Se le notizie che stanno circolando in queste ore saranno confermate, per l'ISIS – in Libia – potrebbe essere l'inizio della fine. Dopo 10 giorni di duri combattimenti – nei quali avrebbero perso la vita 250 miliziani del DAESH –, Sirte sarebbe sul punto di cadere. Le forze fedeli al governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj hanno infatti annunciato di aver ripreso il controllo del porto della roccaforte libica, del sedicente Stato Islamico. L'offensiva per liberare la città costiera – dove nacque Gheddafi - non sarebbe comunque ancora terminata. Secondo fonti militari i leader libici del DAESH sarebbero fuggiti nel deserto, a sud, ma molti jihadisti resisterebbero ancora nel centro abitato. Negli scontri sono morti in totale oltre 93 combattenti delle forze libiche, 200 i feriti. Ma come spesso avviene l'ISIS reagisce, ai rovesci sui campi di battaglia – ovunque essi avvengano -, con feroci attentati contro la popolazione inerme. Ad essere presa di mira, oggi, ancora la periferia a sud di Damasco. Una doppia esplosione ha provocato una strage nei pressi del mausoleo di Sayeda Zeinab, la sorella dell'Imam Hussein: uno dei luoghi di pellegrinaggio degli sciiti. Il bilancio è di 8 morti e numerosi feriti. A quanto pare, in un primo momento, si sarebbe fatto saltare in aria un kamikaze; poco dopo – quando erano in arrivo i mezzi di soccorso - la deflagrazione di una autobomba. La televisione di Stato siriana ha mostrato immagini di edifici sventrati, macerie nella strada e auto distrutte. La rivendicazione del DAESH è avvenuta con un messaggio sulla propria agenzia

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