E' morto Pino Daniele

Lascia un vuoto incolmabile, Pino Daniele. Tradito da quel cuore tanto grande, quanto malandato, alla vigilia dei suoi 60 anni. Napoli lo piange e con la città la famiglia, i tanti amici, colleghi, fan da tutta Italia e non solo. Si era sentito male nella sua casa in Toscana, a nulla sono serviti i tentativi di salvarlo, nemmeno il trasferimento al Sant'Eugenio di Roma che lui stesso aveva richiesto. Il primo a dare la notizia sul web è stato Eros Ramazzotti. Ricordi e omaggi sono giunti via via, anche da Laura Pausini, Fiorella Mannoia, Negramaro, Dolcenera, Jovanotti, Vasco Rossi, Gigi D'Alessio, quest'ultimo legato a Daniele da un rapporto particolare, che da odio nel tempo si era era trasformato in amore fraterno. Per tutti resta la consapevolezza di aver perso un artista unico, inventore di qualcosa nuovo, inconfondibile nella musica italiana, fatto di sonorità e parole che scuotono nel profondo.
E parte proprio dai social una delle iniziative più partecipate: un flash mob, in piazza del Plebiscito, domani sera per salutarlo intonando 'Napul'è' il suo brano manifesto. In poche ore raccolte migliaia di adesioni. Il sindaco De Magistris ha già proclamato il lutto cittadino per i funerali che si svolgeranno mercoledì mattina alle 12 al Santuario del Divino Amore a Roma. Pino Daniele ha saputo accostare la grande tradizione della canzone napoletana agli elementi della musica del Mediterraneo con il blues, il jazz, il soul e il funky. Ha raccontato miseria e nobiltà della sua città, la speranza e le disillusioni di una generazione, come pochi prima di lui hanno saputo fare. Soleva scherzare spesso sulla morte, con l'ironia e la schiettezza che l'hanno sempre contraddistinto. Ma stavolta la 'nuttata' del cantautore napoletano non è passata.

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