Nepal: si aggrava il bilancio, oltre 4.000 le vittime

Una catastrofe, non può essere definito altrimenti ciò che sta accadendo in Nepal, dove il bilancio delle vittime ha abbondantemente superato quota 4000; tantissimi i feriti, decine di migliaia i senzatetto e ora si teme il diffondersi di epidemie. Quattro, al momento, le vittime italiane accertate, in seguito al devastante terremoto che ha colpito sabato il Paese. Tre sono trentini: Renzo Benedetti, Marco Pojer e Oskar Piazza. Quest'ultimo faceva parte della spedizione dei quattro speleologi italiani dati ieri per dispersi nei pressi del villaggio di Langtang, travolto da una valanga. Di questa spedizione è morta anche Gigliola Mancinelli, di Ancona, mentre gli altri due, Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni, sono salvi. Rientrato anche l'allarme per il giovane scalatore veronese Giovanni Cipolla, che ha telefonato ai suoi familiari per rassicurarli sulle sue condizioni. Bloccata a Kathmandu una giovane coppia di Verucchio, in vacanza: Marco Filanti e Roberta Zangoli. I collegamenti sono tutti interrotti e non sarà facile il rientro in Italia in tempi rapidi. Sull'Everest gli sherpa riferiscono di persone inghiottite in crepacci formatisi nel ghiaccio. Numerose le vittime anche in India e in Cina. Intanto prosegue la solidarietà internazionale. La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento, dai fondi 8xmille, di 3 milioni di euro

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