Sabato mattina davanti agli investigatori lombardi, sono stati interrogati i tre uomini, il padre Lek Preci e i figli Edmond e Altin, accusati in concorso dell’omicidio di Petrit Nikolli, il 40enne idraulico, ucciso mercoledì scorso con un colpo di pistola in strada a Rivabella. I tre, che attualmente sono rinchiusi nel carcere di Milano, in attesa della convalida del fermo, avevano ammesso le loro responsabilità. Il 48enne davati agli investigatori ha cercato di alleggerire le posizione dei figli assumendosi la responsabilità del gesto.
Riproduzione riservata ©