Abusò sessualmente della nipote 13enne fino a quando il padre della ragazzina non scoprì tutto, denunciandolo per violenza sessuale. E' stato condannato questa mattina dal tribunale collegiale di Rimini un 39enne di origine straniera che nel 2014, approfittando dell'assenza dei genitori, costrinse la 13enne ad atti sessuali. L'uomo, residente nel Riminese, conoscendo gli orari di lavoro dei genitori della nipotina quella mattina si era presentato con una scusa a casa dei cognati e, dopo aver sistemato davanti alla tv il fratellino piccolo, aveva seguito in bagno la 13enne portandola a compiere atti sessuali contro la sua volontà. Aveva poi intimato alla bambina di non raccontare niente, minacciandola in caso contrario di morte. Una volta a casa, il padre della 13enne si accorse però che qualcosa non andava. La ragazzina, per rabbia e vergogna, si era infatti autolesionata. Dopo aver ascoltato il racconto della figlia, l'uomo aveva raccontato tutto in una denuncia-querela contro il cognato, il marito della sorella della moglie. Iniziò così un lungo percorso processuale, fatto ancora di interrogatori con l'assistenza psicologica, che oggi è terminato con una condanna di reclusione a 4 anni per lo zio.
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