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Presunta truffa alla previdenza svedese: al via, sul Titano, processo per riciclaggio

La svedese Sara Louise Helene Johansen Gergeo e il triestino, residente a Malta, Michele Furlan, sono accusati di avere occultato a San Marino 1 milione e 450.000 euro, frutto di truffa e reati di riciclaggio

23 set 2019
la cronaca giudiziaria
la cronaca giudiziaria

Avrebbero occultato sul Titano parte del denaro ricavato da una maxi-truffa alla previdenza svedese, che fonti di stampa quantificano in 147 milioni di euro. In Repubblica ne sarebbe stata trasferita una piccola frazione: ma si parla pur sempre di 1 milione e 450.000 euro. All'avvio del processo non erano presenti in Aula i due imputati: la svedese Sara Johansen Gergeo - legale rappresentante della Gergeo Invest AB -, e il triestino, residente a Malta, Michele Furlan. Sarebbe stato quest'ultimo, in qualità di procuratore speciale della società, ad accendere rapporti presso l'allora Banca CIS. E su uno di questi, mediante 4 bonifici, veniva accreditata la somma, ritenuta frutto della truffa e di riciclaggio. I problemi, per i due presunti complici, arrivarono nell'agosto del 2017, quando la Johansen Gergeo ordinò il trasferimento di 700.000 euro ad una società degli Emirati Arabi Uniti. L'operazione non venne eseguita dal CIS, per “anomalie riscontrate nella documentazione”. Da qui il sequestro, a seguito delle verifiche dell'AIF. Proprio l'ex Direttore dell'Agenzia, Nicola Veronesi, è stato sentito, questa mattina, dal Giudice Buriani. Le Difese, tuttavia, hanno chiesto ed ottenuto anche l'escussione dell'estensore della relazione dell'AIF, insieme ad altri testimoni. Processo aggiornato al 7 febbraio.
In Tribunale, poi, il procedimento per lesioni, contro un borghigiano di 32 anni ed una 53enne pugliese residente in Repubblica; quest'ultima accusata anche di violazione di domicilio ed ingiurie. Un caso, probabilmente, di pessimi rapporti di vicinato, con querele incrociate. Rilevata, tuttavia, la prescrizione dei reati. Il tutto si è concluso dunque con una sentenza di “non doversi procedere”. Rinviata, infine, la prima udienza del processo che vede alla sbarra un 43enne, per lesioni colpose. Fatti avvenuti presso la sede dell'AASS. L'uomo, forse per fare uno scherzo, aveva afferrato e sollevato da terra un'addetta dell'Azienda; procurandole una trauma emicostale.


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