GIUDIZIARIA

Processo ai vertici Federcalcio: “il fatto non sussiste”. Vittoria, in giudizio, per Marco Tura e Luigi Zafferani

Assolti con formula piena il Presidente ed il Segretario Generale della Federcalcio. L'accusa era di amministrazione infedele

Non si doveva arrivare in giudizio per rilevare queste cose, ha tuonato il legale di Marco Tura, nell'arringa conclusiva; quando ormai l'esito del processo appariva scontato. E ha parlato di un danno gravissimo per la Federazione. Rapida l'udienza conclusiva. In apertura la testimonianza di Alan Gasperoni: già Presidente de La Fiorita, e collaborazioni – in passato – con Cons e Federcalcio. Fu la sua denuncia a dare avvio all'indagine; incentrata sull'erogazione – ritenuta illegittima, dagli inquirenti - di un “compenso” mensile di circa 1.000 euro ai membri del Consiglio Federale. Un avvocato difensore ha tuttavia affermato come risultasse, la presenza dello stesso Gasperoni, alla votazione dei bilanci consuntivo 2016, e preventivo 2017; approvati entrambi all'unanimità. Sono venuto a conoscenza della Legge sullo sport in seguito – ha replicato il teste – e appena ho notato l'anomalia in questione l'ho segnalata. Nel corso del confronto non è mancato un riferimento a passate vicissitudini con la giustizia sportiva.

Ma a incidere davvero era stata forse una precedente testimonianza: quella di Gian Primo Giardi, che aveva precisato come gli emolumenti – o più correttamente “indennità” - fossero stati messi a bilancio alla luce del sole; sottolineando inoltre la ratifica del CONS alle modifiche di regolamento della Federcalcio. Passaggio ricordato nella requisitoria odierna del Procuratore del Fisco; insieme ad altri elementi, come il fatto che forme di compenso risultassero anche prima del 2017. Decisamente escluso insomma – dal PF - un comportamento infedele; e ciò al netto dell'approvazione in un secondo momento delle modifiche regolamentari. Credo siano i fatti a parlare, ha aggiunto la Difesa di Luigi Zafferani; che ha ricordato fra le altre cose il vaglio, sui bilanci, anche di FIFA e UEFA. Prevedibile, allora, alla luce di tutto ciò, la sentenza di assoluzione pronunciata dal Giudice Buriani; con formula piena, “perché il fatto non sussiste”. Comprensibile, dopo il clamore mediatico di questi mesi, la soddisfazione dei due dirigenti, al termine dell'udienza.

In mattinata un altro processo: alla sbarra un sammarinese che nel 2019, in periodo elettorale, bruciò un opuscolo di Repubblica Futura e denigrò Andrea Zafferani e Marco Podeschi, all'epoca Segretari di Stato. Sentita la testimonianza dello stesso Andrea Zafferani e di Matteo Ciacci. Al termine dell'udienza il Commissario della Legge ha condannato l'imputato a 3 mesi di prigionia, per l'accusa di offesa all'onore di persone investite di pubblici poteri; disposta invece la remissione degli atti in istruttoria per ulteriori approfondimenti sulla distruzione dell'opuscolo elettorale: riguardo alla quale venne effettuata una segnalazione dal Segretario agli Interni dell'epoca.

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