Truffa stralciata da riciclaggio per rischio prescrizione, Bacciocchi in aula

I due filoni della vicenda processuale che coinvolge ancora una volta la Fincapital da oggi correranno su binari diversi. Il rischio prescrizione ha spinto il giudice Battaglino ad accogliere la richiesta del Procuratore del Fisco Cesarini ed a stralciare il riciclaggio dalla truffa nell'ambito del caso di indebiti rimborsi e prestanome che torna in aula inaugurando il caldo autunno del tribunale sammarinese. Al di là delle cifre, riciclaggio per 665 mila euro e truffa alla stato per 903 mila, è il nome di uno degli imputati a stimolare attenzione mediatica: per comparire in tribunale Livio Bacciocchi ha lasciato il carcere, dove è rinchiuso dal 12 gennaio per la vicenda 'mazzette nei cantieri'. Deve rispondere di riciclaggio insieme ad Oriano Zonzini, Gian Luigi Reggini ed Arianna Annarella. Quest'ultima anche di truffa ai danni dello Stato, insieme a Maria Teresa Vasconi e Luigi Di Fenza, commercialista napoletano indicato come socio occulto e amministratore di fatto della In.Ge srl e della Thanit srl. Respinte tutte le eccezioni preliminari, molte delle quali contestavano indeterminatezza del capo d'imputazione, sono stati ascoltati i testimoni, tra cui l'ispettore del nucleo anti frode Paolo Francioni e la dirigente dell'ufficio tributario Ida Valli, che ha messo in fila i tentativi - vani- di farsi restituire nel 2012 e 2013 i rimborsi monofase. La lista dei testimoni, per quanto riguarda il filone riciclaggio, è ancora lunga e proseguirà il 21 novembre. Per quanto riguarda invece il processo stralciato, quello per truffa, si potrebbe arrivare a sentenza già il prossimo 28 ottobre

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