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Processo Fasea a sentenza: condannata l'amministratrice dell'azienda ad un anno di prigionia

13 nov 2015
Processo Fasea a sentenza: condannata l'amministratrice dell'azienda ad un anno di prigioniaProcesso Fasea a sentenza: condannata l'amministratrice dell'azienda ad un anno di prigionia
Processo Fasea a sentenza: condannata l'amministratrice dell'azienda ad un anno di prigionia - Preannunciato il ricorso in appello
Nel timore che la Fasea fosse una bomba chimica a cielo aperto alcuni residenti di Fiorentino si erano costituiti in comitato e nel novembre 2013 è cominciato il processo in cui Elisabeth Huber, titolare dell'azienda, è stata imputata con l'accusa di attentato alla salute pubblica e per violazioni delle normative sullo smaltimento dei rifiuti. Oggi è arrivata la sentenza di condanna ad un anno di prigionia, con condizionale, oltre al risarcimento del danno, da quantificarsi in sede civile, e al pagamento delle spese legali sostenute dal comitato e da altri cittadini costituitisi parte civile.
Il reato penale, da attentato alla salute pubblica, è stato derubricato, in accoglienza alla richiesta del Procuratore del Fisco Roberto Cesarini, ad attentato colposo alla salute pubblica. Erano otto i capi di imputazione ma la condanna è arrivata solo per aver lasciato sul piazzale antistante l'azienda lastre di amianto deteriorate e fusti contenenti non meglio identificate sostanze chimiche. Per gli altri sei capi di imputazione l'amministratrice della Fasea, che è tuttora un'azienda attiva, è stata assolta o prosciolta. Gli avvocati difensori di Elisabeth Huber – Maria Selva e Pier Luigi Bacciocchi -, sostenendo la tesi che non esistesse alcuna prova di inquinamento, avevano chiesto l'assoluzione. Ad accreditare la loro posizione hanno menzionato le perizie eseguite ed anche la testimonianza del direttore del Servizio d'Igiene Ambientale Maurizio Berardi. Ora ricorreranno in appello.

luca salvatori

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