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Processo Major Car: prescritto il filone "Polis", si procede per truffa, calunnia e assegni a vuoto

Rinviato in istruttoria il procedimento per appropriazione indebita

di Luca Salvatori
10 apr 2019
Tribunale
Tribunale

Prima udienza dibattimentale per il processo contro due riminesi Giorgio Giordani e W.M. e quattro società sammarinesi del gruppo “Major” a loro riconducibili. Al centro del procedimento 36 vetture di lusso acquistate o noleggiate che, all'epoca del rinvio a giudizio, sembravano sparite nel nulla. Successivamente – come è emerso nel dibattimento – almeno 26 sarebbero rientrate nelle disponibilità dei denuncianti.

Nel processo odierno, che riuniva tre diversi procedimenti, erano costituiti parti civile la “Leasing Sammarinese”, la finanziaria “Polis” e l'acquirente di una Ferrari. A vario titolo gli imputati sono accusati di truffa, appropriazione indebita, calunnia e assegni a vuoto. Per il filone riferito all'appropriazione indebita nei confronti della finanziaria “Polis” il Commissario della Legge Battaglino ha accertato l'intervenuta prescrizione, disponendo quindi il “non luogo a procedere”. Rinviato in istruttoria, un secondo filone di indagine, mentre il dibattimento prosegue per un assegno a vuoto, per truffa e anche per calunnia, di cui è accusato soltanto Giordani. Fissata al 9 maggio la prossima udienza.


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