Logo San Marino RTV

Processo Mazzini, primo colpo di scena: Banca Centrale esclusa dalle parti civili

20 ott 2015
Il Commissario della Legge Gilberto Felici
Il Commissario della Legge Gilberto Felici
Primo colpo di scena al processo Mazzini: Banca centrale non ammessa tra le parti civili. Sì a Stato e Pdcs. Via alle eccezioni preliminari, la difesa di Podeschi molto agguerrita

Niente risarcimento di alcun tipo per Banca Centrale, lo avranno invece Eccellentissima Camera e Pdcs, solo per i danni non patrimoniali e solo nei confronti degli appartenenti all'associazione per delinquere ipotizzata dagli inquirenti.
E' la prima decisione del giudice Gilberto Felici, che per un'ora ha letto il suo dispositivo. L'esclusione di Banca Centrale era stata chiesta da parecchi avvocati, alcuni dei quali hanno ravvisato motivi che per il giudice, evidentemente, erano fondati, come quelli esposti dall'avvocato Maria Antonietta Pari, che difende Gian Luca Bruscoli, per la quale Banca Centrale è sì ente privatistico, ma a partecipazione pubblica, con lo Stato socio al 67%, “Avendo quindi l'Eccellentissima Camera al suo interno – aveva detto – se venisse ammessa sarebbe una totale duplicazione delle previsioni di danno”. Ammessa la Dc solo per suoi membri o ex membri, mentre lo Stato cercherà di rivalersi solo sui membri che gli inquirenti ritengono essere dell'associazione per delinquere, ossia tutti i politici più Giuseppe Roberti, Pietro Silva, Nicola Tortorella, Gian Luca Bruscoli e Luigi Moretti, ritenuti collegati all'associazione. Per Stefano Macina e Claudio Felici sarà il dibattimento processuale a stabilire se, al momento dei reati, fossero ancora rappresentanti dello Stato.
Nei prossimi giorni si dibatterà solo sulle eccezioni preliminari: si presenta agguerrita la difesa degli imputati Claudio Podeschi e Biljana Baruca, che sono stati in carcere per oltre un anno. L'avvocato Massimiliano Annetta ha parlato per più di un'ora e l'avvocato Pagliai ha annunciato due ore di esposizione. “I capi d'imputazione sono ridondanti – ha detto Annetta – ma alla fine evanescenti. Mancando l'imputazione non c'è diritto alla difesa. Quali sono gli episodi di corruttela? Se non li conosco in maniera circostanziata non mi posso difendere. Se no faccio un elenco di bonifici, mi diverto a spostar soldi, ma non è reato”, ha aggiunto, poi ha lodato la legge sul giusto processo di San Marino, “ottima, dalle garanzie avanzatissime – ha premesso – ma che qui non si applica. Quando si avvicinano i termini massimi per indagini e secretazione degli atti, ecco che arrivano gli escamotage per aggirarli, gli spin-off dei procedimenti”. Ha dunque richiesto che, rimessi gli atti in istruttoria, arrivi una imputazione ben fatta e chiesto di stralciare le posizioni di Podeschi e Baruca in attesa della decisione della Corte di Strasburgo, chiamata in causa anche per violazione del diritto di difesa in fase cautelare.

Francesca Biliotti

Riproduzione riservata ©