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Ravenna: Gdf, evasi 7 mln euro con cartiera Rsm, nei guai padre e figlia

21 feb 2015
Ravenna: evasi 7 mln euro con cartiera Rsm, nei guai padre e figlia
Ravenna: evasi 7 mln euro con cartiera Rsm, nei guai padre e figlia
Sette milioni di euro evasi grazie a fatture fasulle emesse da una società di San Marino. E' quanto la guardia di Finanza delle Tenenza di Faenza, nel ravennate, ha scoperto nell'ambito di un'indagine poi coordinata dalla Procura di Forlì su due promotori di banca di 35 e 62 anni residenti nel Forlivese, padre e figlia ora indagati. Ed erano proprio loro due che, secondo l'accusa, amministravano la società sammarinese sebbene formalmente intestata a un uomo del posto. Il reddito complessivo riscosso dalla "cartiera" grazie alle fatture false, per i finanzieri ammonta a circa 250 mila euro, soldi già segnalati all'agenzia delle Entrate di Forlì-Cesena per il recupero a tassazione. Le fatture fittizie - ha spiegato la Finanza in una nota - erano state emesse per motivazioni varie che andavano dalla "ricerca di mercato", all'"individuazione e selezione di collaboratori" passando per la "segnalazione di potenziali clienti". A beneficiarne, circa 50 aziende con sede in tutta Italia tra cui appunto anche Faenza oltre che Ravenna. Tanto che le posizioni dei singoli legali rappresentanti sono al vaglio dei competenti comandi delle Fiamme Gialle. Tra le società nel mirino, figura pure una ditta individuale forlivese gestita da uno dei due amministratori della "cartiera" sammarinese il quale avrebbe usato nel proprio bilancio un milione di euro di fatture false da lui stesso prodotte. Infine anche il commercialista che gestiva la contabilità dei due indagati è stato sanzionato per violazione della normativa antiriciclaggio in quanto secondo l'accusa ha omesso di segnalare alla Banca d'Italia le operazioni sospette intercorse con la società sammarinese.

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