Rigopiano, si aggrava il bilancio: ritrovata la sesta vittima

C'è un'altra vittima. Si tratta di un uomo. Il suo corpo è stato individuato dai vigili del fuoco. Le vittime sono ora 6. Ma non ci si arrende alla morte, si continua a scavare, il cuore dice di avere fiducia. Ne ha ancora il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. “Chi lavora in quelle condizioni – ha detto - lavora come se ci fossero da recuperare persone vive. La speranza c'è sempre, perché quegli eventi possono aver dato luogo a situazioni molto particolari". Soccorritori e parenti si aggrappano a quella speranza, e attendono il miracolo sotto 120.000 tonnellate. Sull'hotel Rigopiano si è abbattuto un peso di "4.000 tir a pieno carico". Sotto cui ci sono ancora 23 persone, se escludiamo l'ultimo corpo senza vita. C'è un disperso in più, si tratta di un lavoratore senegalese. Poi ci sono le voci dei superstiti. Le loro storie. Vincenzo Forri racconta: è stata una bomba, mi sono ritrovato i pilastri addosso. Hanno tagliato in due il divano su cui ero seduto. Ci siamo salvati per questo'. Il dolore per le vittime, l'incertezza per chi è ancora lì sotto e i nuovi dettagli sulla dinamica della catena di eventi culminati nella tragedia, alimentano le polemiche. La Provincia di Pescara era informata già dal mattino di mercoledì – una decina di ore prima della valanga - che la strada non era più percorribile. Chiese una turbina. L'albergo aveva anche inviato una mail alle autorità: la situazione si era aggravata, c'era paura tra i clienti. L'allarme rimase inascoltato. Il resto è storia, di morte e ricerche. 

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