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Rimini: finisce in carcere per peculato. Avvocato sottrae più di 200 mila euro

23 gen 2014
Rimini: finisce in carcere per peculato. Avvocato sottrae più di 200 mila euro
Avrebbe dovuto prendersi cura dei soggetti deboli, invece da angelo custode si è trasformata in vampiro. Questo il nome dell'operazione condotta dalla Polizia giudiziaria e Carabinieri, che ha portato all'arresto di Lidia Gabellini, 39 enne avvocato del foro di Rimini. Su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Pasini.
In qualità di Amministratore di sostegno si occupava di Andrea Severi, il clochard al quale 4 giovani riminesi diedero fuoco 5 anni fa per divertimento. Avrebbe dovuto curarne gli interessi, dopo i circa 200 mila euro di risarcimento stabiliti dal tribunale. Ma dal 2010, quando ha assunto l'incarico dal tribunale, a ottobre del 2013, quando è arrivata la revoca dopo le prime segnalazioni sospette, sul conto corrente dell'uomo erano rimasti 286 euro. Stessa storia per un giovane 21 enne di Perticara, rimasto invalido al 100% dopo una caduta dal tetto di casa. Dei 30 mila euro a disposizione del ragazzo, sul conto risultavano 9 euro. Prelievi continui anche quotidiani per l'avvocato riminese, ora rinchiusa a Forlì. Soldi, spiega il procuratore Davide Ercolani, serviti per comprare un'auto di grossa cilindrata, saldare pendenze e chiudere altre pratiche. Una inchiesta che potrebbe allargarsi dal momento che la Gabellini seguiva altri 4 casi sociali. Questa mattina le perquisizioni nell'ufficio e nell'abitazione della donna, che nonostante la revoca arrivata ad ottobre scorso, continuava a mettersi in contatto con la famiglia per cercare di inquinare le prove. Ma i timori degli inquirenti sono anche per la sorte di Severi, rimasto senza soldi, e che rischia di perdere anche la casa dove è in affitto. E' moroso per circa 9 mila euro.

Nel servizio l'intervista al procuratore di Rimini Davide Ercolani

gb

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