Rimini. Operazione 'Money steel 2.0', sequestrati beni per 6,2 mln

Rimini. Operazione 'Money steel 2.0', sequestrati beni per 6,2 mln.
Cinque persone denunciate e sequestri per 6,2 milioni di euro nell'operazione della Guardia di Finanza di Rimini 'Money steel', che ha eseguito un provvedimento disposto dal Gip nei confronti di alcuni soggetti indagati per bancarotta fraudolenta. Si tratta del fallimento di una società di Remanzacco (Udine) che negli anni scorsi aveva trasferito la sede legale a Rimini e che operava anche all'estero nel settore della trasformazione, lavorazione e commercio di prodotti siderurgici. Già nel novembre 2015 i finanzieri riminesi avevano sequestrato beni per un valore di 3,5 milioni e notificato sette misure interdittive temporanee all'esercizio dell'attività imprenditoriale nei confronti degli indagati residenti a Rimini, Pantelleria (Trapani), Udine, Ferrara, Carpi (Modena), Remanzacco. Era scattata una misura interdittiva temporanea all'esercizio della professione nei confronti di un professionista di Latina, indagato per aver effettuato transazioni legali extragiudiziali per "sanare" la posizione di alcuni fornitori, sottraendo somme di denaro alla società fallita. Ora la Gdf ha individuato e denunciato altre 5 persone, di cui due per il reimpiego in attività economiche dei proventi illeciti della bancarotta, e le restanti come responsabili della sottrazione di ingenti risorse finanziarie ai creditori. Il tutto grazie a società con sede a Cipro e San Marino. Il Pm Paolo Gengarelli ha richiesto al Gip il provvedimento, che è stato eseguito dalla Finanza a Udine e Padova. Il sequestro è stato di circa 2,7 milioni. A Rimini i sigilli sono scattati per un immobile di pregio a Marina Centro. In totale 'Money Steel' ha prodotto sequestri per 6,2 milioni di euro.

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