Rimini: sette arresti all'alba per venti tra furti e rapine

In soli 20 giorni, tra gennaio e febbraio, con una serie di rapine e furti in rapida successione, avevano colpito diversi esercizi commerciali a Rimini. Con le sette misure cautelari di questa mattina la squadra mobile della questura di Rimini ha chiuso il cerchio intorno al gruppo di banditi capeggiato da un albanese di 20 anni, Fatjon Vata, che per gli spostamenti tattici si muoveva sempre su uno scooter. I soldi rapinati il gruppo li usava, hanno spiegato gli inquirenti per la 'bella vita': droga, ristoranti e prostitute. Proprio grazie ad un gps posizionato sullo scooter (che ha dato il nome all'operazione, appunto 'T- Max'), la squadra mobile è risalita agli altri complici e ricostruito i vari colpi messi a segno nel Riminese. Le misure hanno colpito oltre a Vata, Bardhok Sokoli 21 anni albanese; Valentino e Devad Ahmetovic, 21 e 20 anni, nati a Rimini e di origine sinti (non rom, come invece scritto in precedenza); Refik Karpuzi 22 anni macedone; Alberto Gino Melis, riminese di 32 anni e Maksym Veres ucraino di 19 anni, l'unico con obbligo di firma.

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