Si era approfittata della paziente che doveva assistere e curare, di una donna che seguiva per conto del servizio sanitario di salute mentale dell'ASL, forte di un legame personale rafforzato negli anni. E' una storia di fiducia tradita quella che vede protagonista un'infermiera di 54 anni, originaria della Lucania residente a Rimini, ora agli arresti domiciliari per circonvenzione d’incapace. In venti mesi avrebbe prosciugato il conto ad una coetanea che seguiva per l'Asl: le aveva lasciato solo 70 centesimi dei 60 mila che c'erano, ricavati dalla vendita di un appartamento.
L'infermiera le aveva chiesto un prestito e ogni mese le due donne andavano all’ufficio postale a prelevare il denaro che poi finiva sul conto del figlio 24 enne dell’infermiera, che è stato denunciato per riciclaggio. La riccionese – invalida civile, una pensione di 280 euro al mese- rimasta senza soldi e senza un documento che certificasse l'avvenuto prestito, si è confidata con un'assistente sociale che l’ha spinta a denunciare.
Nel video l'intervista ad Antonio De Lise, comandante Carabinieri di Riccione
L'infermiera le aveva chiesto un prestito e ogni mese le due donne andavano all’ufficio postale a prelevare il denaro che poi finiva sul conto del figlio 24 enne dell’infermiera, che è stato denunciato per riciclaggio. La riccionese – invalida civile, una pensione di 280 euro al mese- rimasta senza soldi e senza un documento che certificasse l'avvenuto prestito, si è confidata con un'assistente sociale che l’ha spinta a denunciare.
Nel video l'intervista ad Antonio De Lise, comandante Carabinieri di Riccione
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