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Rinviato a giudizio il sospettato killer dei cani

Andrà a processo Giorgio Cellarosi. È accusato di attentato continuato alla salute pubblica mediante deterioramento dell’ambiente, maltrattamento ed uccisione di animali, evasione e minaccia continuata alla pubblica autorità

29 ott 2025

È stato rinviato a giudizio Giorgio Cellarosi, l'84enne sammarinese, accusato di essere il killer dei cani di San Marino. Lo rende noto la Gendarmeria in una nota in cui sottolinea che il risultato è il frutto di una complessa e articolata attività investigativa condotta congiuntamente dal Corpo della Gendarmeria (Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria) e del Corpo di Polizia Civile (Sezione Pronto Intervento, Ufficio Infortunistica Stradale, Attività di Polizia Giudiziaria), coordinata dall’Autorità Giudiziaria competente Dott.ssa Elisa Beccari.

Cellarosi, arrestato nell'aprile 2025, è accusato di attentato continuato alla salute pubblica mediante deterioramento dell’ambiente, maltrattamento ed uccisione di animali, evasione e minaccia continuata alla pubblica autorità. I casi per cui è accusato di maltrattamento sono i più recenti, quelli di febbraio 2022 a Montecerreto e aprile 2025 a Fiorentino

La Gendarmeria fa sapere inoltre che i presunti episodi di avvelenamento verificatisi a Faetano nel giugno di quest'anno non sono dovuti ad un avvelenamento doloso. Lo provano quanto emerso da sopralluoghi, analisi delle immagini registrate da sistemi di video sorveglianza, escussione di testimoni e da "approfonditi accertamenti di natura chimica e sanitaria sui due animali e sui residui degli alimenti da essi ingeriti". Dalle analisi è emerso che la causa della morte dei due cani non è riconducibile a sostanze tossiche/venefiche, "avendo invece rilevato solo l’anomalia di un elevata quantità di sodio (verosimilmente sale comune) nel sangue dei predetti animali" scrive la Gendarmeria.

Dopo l'arresto, Apas ha parlato di "fine di un incubo" iniziato quasi 15 anni fa con la morte complessiva di circa 40 decessi. L'associazione ha ricordato che il soggetto è stato condannato nei mesi scorsi "per ingiuria e minacce a seguito dell’invio di lettere anonime deliranti e piene di odio all’indirizzo dell’APAS e di diversi cittadini che in qualche modo avevano a che vedere con gli animali". 




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