
In tribunale due condanne per furto aggravato e una per appropriazione indebita.
Nel primo caso, davanti al Commissario della Legge Antonella Volpinari, decisive le immagini delle telecamere di sorveglianza per accertare la responsabilità di due giovani accusati di furto aggravato continuato. I fatti risalgono al luglio 2023: Vincenzo Nuzzi e Domenico Antonio Di Nezza, entrambi 27enni, residenti a Forlì e con precedenti specifici, hanno colpito in rapida successione due autolavaggi nella zona di Dogana. Nel giro di un'ora hanno forzato alcune cassette portamonete, riuscendo a impossessarsi di circa 250 euro prima di fuggire oltreconfine. Le indagini, supportate dalle riprese delle telecamere, hanno però portato alla loro identificazione e i due, interrogati per rogatoria, hanno ammesso i fatti contestati. Entrambi erano contumaci al processo – Nuzzi è attualmente detenuto nel carcere di Parma – e sono stati condannati, come richiesto dal Procuratore del Fisco Manuela Albani, a 2 anni e 2 mesi di prigionia, 600 euro di multa e pagamento delle spese processuali. Una pena severa, non sospendibile, a fronte di un bottino estremamente esiguo.
Nel secondo procedimento, protagonista una donna residente a Sassocorvaro che nel 2022 era titolare di un’attività commerciale a San Marino. La vicenda riguarda l’acquisto, tramite un’offerta a rate della TMS, di un iPhone 14 Pro Max: acquisto mai onorato, nemmeno dopo il sollecito della compagnia telefonica che la mise in guardia su una possibile denuncia penale. Giunta in aula con l’accusa di appropriazione indebita, l’imputata ha scelto la via del patteggiamento, già concordato con la Procura del Fisco. Il giudice Volpinari ha condannato la donna a 4 mesi di prigionia – pena sospesa – e al risarcimento di 1.500 euro alla TMS, costituitasi parte civile.