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San Marino compare almeno tre volte nell'ultima relazione della Dia pubblicata oggi

26 lug 2017
Direzione Investigativa antimafia
Direzione Investigativa antimafia
Nella relazione della Direzione Investigativa Antimafia, riferita al secondo semestre 2016 - e resa pubblica oggi - il nome di San Marino compare in almeno tre passaggi.
Una confisca, eseguita in parte anche a San Marino, nei confronti di un imprenditore palermitano operante nei settori dell’edilizia, turistico-alberghiero, della fabbricazione di protesi dentarie, saponi detersivi e detergenti; un caso di riciclaggio, riconducibile alle famiglie calabresi Albanese-Raso-Gullace e Facchineri, che ha portato al sequestro di beni per 10 milioni di euro, tra Italia, Svizzera e San Marino; il sequestro eseguito nello scorso mese di Agosto a San Marino, su richiesta della Dia di Napoli, di due rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre centomila euro, riconducibili a due esponenti di vertice del clan Misso, considerati “cassieri” e uomini di fiducia del capo, nonché addetti al reimpiego dei capitali illecitamente acquisiti dal sodalizio. Tutte e tre le indagini citate dalla Dia hanno potuto contare sulla collaborazione della magistratura sammarinese.

l.s.

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