Il saluto a Maiani, Morganti: "il suo un messaggio per un nuovo futuro"

Contadino, partigiano, emigrato, Capitano Reggente, impegnato in politica - sempre a sinistra - prima nel pc e poi nel psd. E' stato tante cose Pippo Maiani, perchè era un uomo capace di amare. Il suo Paese, soprattutto, e la sua famiglia. Per ricordarlo Giuseppe Morganti parte proprio dal bacio fra Pippo e Marcellina sulla scena del “Viaggio dell’Eroe”. Un bacio che supera di gran lunga l’importanza di mille parole. La dura storia dell’emigrazione e del lavoro in miniera, soli, lontani da casa, ha comportato privazioni che non hanno paragone con i disagi di oggi, ricorda Morganti. Eppure il messaggio che Pippo e Marcellina ci hanno voluto dare non intende piangersi addosso, ma esprime il desiderio di costruire insieme un nuovo futuro. Pippo è stato ed è sempre rimasto un ‘Partigiano’, uno che decideva da che parte stare mettendosi in gioco in prima persona, e per questo ha rischiato la vita nel corso della Resistenza e subìto il peso della condanna politica per difendere il diritto dei sammarinesi nel decidere con le elezioni il proprio governo. "Grande figura quella di Giuseppe Maiani, capace di umiltà e grandezza, di svolgere con la stessa dignità il lavoro del minatore e del Capitano Reggente, governando con moderazione ma con precisa determinazione, capace - conclude Morganti - di gestire la chiarezza e di comprendere la complessità, di essere affascinato dalla politica senza però diminuire mai, neppure per un attimo, l’amore per la famiglia. E quel bacio sul palcoscenico con Marcellina, un bacio vero che narra una storia che non si dimentica.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy